Test Drive - VW Scirocco 2.0 TFSi 200 cv

Semplicemente la sorella monella della Golf dato che la base sui cui è realizzata è la stessa? Ebbene credo che sia a dir poco riduttivo e sbrigativo come concetto.
Invece la nuova VW Scirocco, riedizione di un modello che piacque tanto all'epoca a causa di una bella linea, un peso contenuto in soli 800 Kg e motori derivati anch'essa dalla Golf mark2, è ben di più: anzitutto si presenta come una bella coupè dalla linea semplice e proporzioni niente male, soprattutto nel posteriore e fiancata. Interessante a mio avviso anche il frontale, che contagerà presto tutti i modelli della casa tedesca, aggressivo ma senza eccessi e fari stretti e minacciosi.

All'interno, manca a mio avviso di originalità (ma si sa che in VW questo è un mantra che ripetono da decenni) ed il cockpit è preso pari pari da quello della coupè/cabrio Eos, si poteva osare un po' di più nei dettagli. Montaggio e materiali sono impeccabili, è evidente, anche al tatto la qualità elevata. La seduta, non è neanche tanto bassa, e i sedili ben profilati trattengono efficacemente il corpo quando si impostano le curve.

Ma bando alle ciance e passiamo subito ai fatti: dopo una piuttosto lunga attesa della vettura, una splendida Scirocco nera metalizzata e dotata del potente 2.0 TFSI (lo stesso della Golf GTI mark5), finalmente arriva il mio turno. Mi siedo, allaccio la cintura (... per fingermi bravo ragazzo ovvio no!?) e gulp... "ma dov'è finita la frizione, ragazzi perfavore niente scherzi che oggi ho proprio voglia di guidare". Nessuno scherzo, la coupè compatta tedesca è dotata del tanto elogiato cambio automatico DSG, in pratica niente frizione e usi un solo piede, il destro, per accellerare e frenare, il resto lo fa tutto lei.

Il sound è gradevole, per niente invasivo nell'abitacolo, solo che sentirlo davvero arrabbiarsi bisogna essere ad alti regimi. Meno gradevole invece quando automaticamente cambio marcia, si ha la sensazione di essere fuori giri. Per il resto tutto ok, la vettura spinge e spinge continuamente, i 200 puledri purosangue si fanno sentire tutti.

Il mio giudizio finale è positivo, secondo me ha tutto quel che c'è di buono in una Golf GTI mark5 con in più una bella linea semplice e accattivante che fa girare le teste dei passanti. Non prende le 5 stelle per un solo motivo, l'osannato cambio DSG da' sì una comodità di guida che nessun'altra vettura con cambio manuale potrà mai darti ma resto ancora a favore di quest'ultimi per due semplici motivi: il primo è che con un cambio automatico, credo che si abbassi non poco, il livello di guarda e attenzione che ognuno di noi ha alla guida, chi bravo chi meno. Secondo motivo perchè si ha la sensazione di non essere tu a domare l'auto, ma di essere parte integrante dell'auto stessa. Si perde quindi il piacere classico della guida sportiva, il sentire sotto i piedi il motore e di dover decidere di cambiare marcia quando e come meglio credi. Una macchina va domata e non assecondata!